L’uncinetto tunisino è una lavorazione particolare, che produce un tessuto compatto, simile alla tessitura di un tappeto. La Tunisia è una terra di tappeti, ma il nome uncinetto tunisino ha una correlazione storica incerta, tra il Paese e questa tecnica. Secondo alcuni storici, potrebbe derivare da una tecnica diffusa in Africa ed in Asia Centrale, che prevede l’uso di due ferri uncinati, chiamata hooked knitting. Successivamente si è poi passati a lavorare con un ferro solo, arrivando alla tecnica ed alla denominazione che conosciamo.
Introduzione
I manufatti ad uncinetto tunisino sono veramente belli. Il modo di realizzarli assomiglia, per certi versi, all’uncinetto tradizionale. Io mi sono incuriosita e così, ho fatto ricerche per vedere come realizzare qualcosa di semplice. Vediamo cosa c’è da sapere prima di cominciare e quali sono le differenze fondamentali, con l’uncinetto europeo.
L’uncinetto che si usa in Tunisia è fatto in modo particolare, perché è più lungo di quello classico, manca la parte piatta centrale per appoggiare il pollice ed ha una pallina all’estremità opposta, rispetto alla parte uncinata; questa pallina serve per impedire lo scivolamento dei punti. Per poter eseguire lavorazioni particolari come scialli e coperte, ci sono anche uncinetti doppi collegati da un cavo, oppure uncinetti a punta doppia usati per la lavorazione in tondo.
Tecniche essenziali
Prima di iniziare a spiegare la tecnica vera e propria bisogna sapere, che l’uncinetto tunisino assomiglia alla lavorazione a maglia. Con l’uncinetto tradizionale si tiene l’uncinetto con la mano destra ed il lavoro con la sinistra, nel nostro caso, il lavoro si tiene con entrambe le mani, per far scorrere il gancio attraverso i punti. Le maglie nell‘uncinetto tradizionale si lavorano una per volta, in quello tunisino, si inseriscono tutte insieme sull’uncinetto, per tutta lunghezza del manufatto. Questo consente di creare tessuti densi e compatti.
- Si inizia con una catenella di base la cui lunghezza dipende dal progetto che si vuole realizzare.
- Si inserisce l’uncinetto dal basso verso l’alto all’interno dei punti della catenella, si getta il filo sull’uncinetto e si estrae l’asola che va lasciata nell’uncinetto senza chiudere il punto. Si continua allo stesso modo, finché le asole saranno disposte tutte sull’uncinetto.
- Alla fine del giro, si inserisce l’uncinetto sulla prima maglia (della catenella d’inizio) e si chiude l’asola con una maglia bassissima.
Una volta che abbiamo montato i punti, la lavorazione procede in questo modo: si lavorano righe di andata e ritorno tenendo il lavoro sempre sul dritto, ovvero il lavoro non si gira mai. Sulla prima riga (di andata) si raccolgono tutti i punti sul ferro, mentre sulla seconda riga (di ritorno) i punti vengono chiusi. Come nel lavoro a maglia, la prima riga si esegue da destra verso sinistra.
I punti dell’uncinetto tunisino
- Il punto base: l’abbiamo visto prima a proposito dell’inizio del lavoro.
- Il punto alto: con l’uncinetto tunisino, possiamo ottenere punti alti di altezza superiore a quelli della tecnica tradizionale; si ottiene facendo un gettato sul gancio, inserendolo sulla maglia successiva e ripetendo questa operazione per tutte le maglie della fila.
- L’aumento: per aumentare il numero di punti, si inserisce il gancio due o più volte nella stessa maglia, si getta il filo e si estraggono le asole. In questo modo si ottengono forme curve o triangolari necessarie per realizzare i nostri progetti.
- La diminuzione: si esegue chiudendo due o più punti dalla stessa maglia. Questa tecnica è utile per creare ad esempio, gli angoli delle coperte.
Il nostro viaggio nel mondo dell’uncinetto tunisino si conclude qui, ma in realtà, la fine di questo articolo dovrebbe rappresentare un inizio per chi volesse accostarsi a questa manifattura, così versatile ed elegante, colorata e straordinariamente affascinante. Certo, le principianti faranno tanti errori ma… è sbagliando che si impara.