La sostenibilità dei materiali è molto importante nell’artigianato, anche per noi uncinetto e sostenibilità, sono un imperativo categorico. In alcune delle nostre creazioni, il filato sintetico può essere il più indicato, per esempio i gioielli. Per quanto riguarda i capi d’abbigliamento o l’arredamento, invece, la scelta migliore sono i filati naturali. Questo discorso è molto importante, sia per la salute del pianeta che per la nostra, perché filati ecologici sono belli da vedere, piacevoli da indossare, garantiscono il miglior comfort nelle varie condizioni climatiche e garantiscono la riciclabilità dei materiali. Infine la cosa più importante è che, hanno un basso impatto sulle risorse del pianeta.
Perché utilizzare filati naturali?
In altri articoli, ho detto che il lavoro a uncinetto (ma direi che per la maglia vale lo stesso discorso) è facile da imparare. L’esercizio mentale di questo tipo di lavorazione, consente di avere minor tendenza a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, inoltre è un antistress formidabile. La scelta di fibre naturali, fa si che, il nostro lavoro sia anche a basso impatto ambientale e ci consente di indossare creazioni uniche. I filati ecosostenibili, devono anche riportare un certificato.
Uncinetto e sostenibilità riconoscere i filati
L’etichetta GOT, certifica la sostenibilità e la responsabilità sociale dei produttori dei filati ecologici. OCS è l’Organic Content Standard certifica filati, tessuti e aziende sostenibili. Questo tipo di certificazione si applica soltanto a prodotti vegetali ed animali, in linea con l’agricoltura e l’allevamento biologico. OECO-TEX certifica a livello internazionale, i filati privi di sostanze nocive per la salute umana. In passato, la presenza di sostanze tossiche nei tessuti, causò la morte di molte persone!
FWF è la Fair Wear Foundation, si tratta di un’organizzazione no-profit, che certifica aziende che producono tessuti e filati con l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro degli operai. Se i filati o i tessuti portano qualcuna di queste etichette, state sicure! Si tratta di filati, che faranno bella figura su di voi e non danneggeranno la vostra salute e l’ambiente.
I filati naturali più diffusi
Il cotone e la lana, sicuramente sono i filati più diffusi in commercio, ma ce ne sono molte altre varietà. Per quanto riguarda il cotone, vorrei spendere due parole su quello riciclato. Deriva da rifiuti di tessuto, che vengono rilavorati e resi filato nuovo, più eco-compatibile di così! Il lino e la juta sono fibre che si usavano fin dall’antichità ed oggi, stanno ritornando in voga; necessitano di poca acqua per la coltivazione e sono bellissime, anche per il confezionamento di accessori. La Ramia e la Tirolwool, sicuramente non le avete sentite nominare spesso: si tratta di due fibre di cui, la prima è estratta da piante orticacee, mentre la seconda è la lana che producono le pecore di razza tirolese.
Uncinetto e sostenibilità: filati artificiali ecologici
L’industria tessile si serve non soltanto di fibre, che si possono facilmente filare, ma ne crea attraverso processi chimici. Il Modal, la Viscosa, l’Orange Fiber, sono tutti filati che si ricavano da materie prime vegetali e sono fibre artificiali. Il ciclo di produzione è il cosiddetto Ciclo Chiuso, in cui viene recuperata la risorsa idrica e le sostanze chimiche utilizzate, inoltre le fonti energetiche sono rinnovabili. Per finire, ci sono anche fibre sintetiche sostenibili e sono quelle che si ottengono per esempio dal riciclo delle bottiglie di plastica, da quello dei tappeti di scarto, dai rifiuti plastici recuperati in mare ecc… Insomma il mondo dei filati eco-sostenibili è molto vasto, spero di avervi suscitato qualche curiosità in merito ed anche di avervi invogliato, a sperimentare la bellissima arte dell’uncinetto, meglio se eco-sostenibile.
La scelta dei filati è importante per realizzare i nostri progetti all’uncinetto. Quelli naturali si trovano facilmente sia in merceria che negli e-shop; vale la pena preferirli, perché fanno bene alla nostra salute ed anche all’ambiente. Auguro a tutte buon lavoro e spero, di essere stata d’ispirazione.