Amigurumi è una parola misteriosa, di cui non tutti conoscono il significato: sono quei piccoli pupazzetti lavorati ad uncinetto, che tanti hanno visto, senza conoscere il termine specifico che li identifica. L’origine della parola è giapponese e deriva dall’unione di due parole: ami che significa filo e nuigurumi che significa peluche. Dunque possiamo capire che questo termine, unisce la lavorazione all’uncinetto con il mondo dei giocattoli.
Oggi vi porterò nel mondo del crochet giapponese, cercando di raccontare il più possibile su quest’arte antica ed affascinante.
Amigurumi: la sua storia in breve
Questa particolare arte si sviluppa in Giappone nel XVII secolo, nelle famiglie, dove le madri confezionavano piccoli e morbidi giocattoli per i loro bambini. I piccoli amigurumi rispecchiavano i valori estetici giapponesi, ovvero: il wabisabi ed il kawaii. Il primo concetto rappresenta l’oggetto domestico, semplice, perché ogni pupazzo è formato da linee geometriche molto basiche, mentre il kawaii, ha un valore estetico superiore ed in questo caso, la forma del personaggio realizzato è dolce, carina e più complessa…
Nonostante gli amigurumi siano nati come giocattoli, la loro grazia conquista tutti ed alla fine, sono diventati degli oggetti d’arredamento che piacciono a grandi e piccini.
Due scuole di tecnica: Orientale ed Occidentale
Premetto che non sono tante le persone che lavorano alla realizzazione degli amigurumi, anche se, le immagini di questi graziosissimi pupazzi spopolano in rete. Esistono due scuole di tecnica, una Orientale ed una Occidentale, ognuna con proprie caratteristiche peculiari. Vi chiederete come mai un’arte che si sviluppa in Oriente, abbia poi visto affermarsi una scuola specifica da noi; questo avviene perché l’arte dell‘amigurumi è fortemente personalizzabile e quindi, le artigiane più abili, hanno modificato le forme originarie ed hanno realizzato delle vere e proprie action figure. Le differenze tra le due scuole di tecnica, a questo punto, sono veramente grandi e sta a chi vuole realizzare un proprio progetto, scegliere in base alle proprie capacità, il livello di difficoltà.
Se volete avvicinarvi all’arte dell’amigurumi sappiate che, non è possibile realizzare un pupazzo senza l’ausilio di uno schema. Gli schemi si trovano in rete e spesso, sono anche gratuiti; ci sono anche molte pubblicazioni di manuali che spiegano molto bene la tecnica. Gli accessori che servono per rendere i pupazzetti carini e somiglianti ad animaletti e personaggi, si possono trovare negli e-shop specializzati. Ad ogni modo, cercate di “farci la mano” con le cose più semplici e poi… sono sicura che vi innamorerete di quest’arte.